Studio Biblico Approfondito su Giona e i Niniviti
Tema Centrale
La misericordia di Dio non ha confini.
Dio è pronto a salvare anche i più malvagi, se si ravvedono. Il libro di Giona rivela un Dio che sorprende: ama i nemici, manda profeti riluttanti, usa creature e circostanze per realizzare il Suo piano.
1. Introduzione Storico-Profetica
Contesto storico
Il libro di Giona fu scritto nel periodo dell’espansione dell’Impero Assiro, probabilmente tra l’VIII e il VII secolo a.C.
- Ninive, capitale dell’impero, era famosa per la sua violenza e crudeltà (Giona 1:2).
- Il re Geroboamo II regnava su Israele (2 Re 14:25) e Giona è menzionato come profeta attivo in quel tempo.
Unico tra i profeti
- Giona è l'unico profeta mandato non a Israele, ma a un popolo straniero e ostile.
- Il suo libro è più narrativo che oracolare: non contiene discorsi lunghi, ma eventi simbolici.
2. Struttura Letteraria
Il libro ha una struttura simmetrica (chiastica):
Parte | Contenuto |
1:1-3 | Chiamata di Dio e fuga di Giona |
1:4-16 | Tempesta e salvezza dei marinai |
1:17-2:10 | Pesce: giudizio e grazia |
3:1-10 | Seconda chiamata e ravvedimento di Ninive |
4:1-11 | Protesta di Giona e compassione di Dio |
3. Analisi Capitolo per Capitolo
Capitolo 1: La fuga e la tempesta
- Giona fugge verso Tarsis, opposta direzione di Ninive.
- Dio invia una tempesta che minaccia la nave.
- I marinai pagani invocano Dio e si convertono (1:16).
Capitolo 2: La preghiera nel pesce
- Giona prega dal ventre del pesce per 3 giorni.
- Il pesce rappresenta sia giudizio che salvezza.
- Alla fine, Dio comanda al pesce di vomitare Giona.
Capitolo 3: La predicazione e il ravvedimento
- Giona proclama: "Ancora 40 giorni e Ninive sarà distrutta!"
- Il popolo e il re si pentono: digiunano, si coprono di sacco, invocano Dio (3:5-9).
- Dio si pente del male che aveva annunciato (3:10).
Capitolo 4: La protesta e la lezione
- Giona si irrita per la misericordia di Dio (4:1-3).
- Dio usa una pianta (kikayon) per illustrare la sua compassione.
- Ultima domanda divina: "Io non dovrei avere pietà di Ninive...?" (4:11).
4. Parole Chiave in Ebraico (con Strong)
Italiano | Ebraico | Strong | Significato |
Malvagità | רָעָה (ra’ah) | H7451 | Male morale, violenza, maledizione |
Pentirsi (di Dio) | נָחַם (nacham) | H5162 | Mutare intenzione, provare compassione |
Compassione | חוּס (chus) | H2347 | Avere pietà, risparmiare |
Animali | בְּהֵמָה (behemah) | H929 | Bestiame, animali domestici |
5. Giona come tipo di Cristo
Giona | Gesù Cristo |
Tre giorni nel pesce | Tre giorni nel sepolcro (Matteo 12:40) |
Predica ai nemici | Annuncia grazia ai peccatori |
Desidera giudizio | Offre misericordia |
Rifiuta la volontà di Dio | Obbedisce pienamente |
6. Paralleli Scritturali
- Geremia 18:7-10: Dio cambia decisione se i popoli si ravvedono.
- Ezechiele 33:11: "Io non godo della morte dell'empio..."
- Matteo 12:41: "I Niniviti si alzeranno... e condanneranno questa generazione."
- Luca 15:25-32: Giona è come il fratello maggiore nella parabola del figlio prodigo.
7. Ninive: Malvagità e Archeologia
Fonti affidabili con raffigurazioni crudeli
Fonti archeologiche che mostrano crudeltà assire (esempi documentati)
- Nel pannello murale identificato come Wall Panel; relief (British Museum, n. W 1880‑0130‑7) si vedono prigionieri impalati fuori le mura come monito agli abitanti assediati. Museo Britannico
- In un altro rilievo (n. W 1849‑1222‑14) si rappresentano soldati assiri che contano e impilano teste dei nemici; in alto, un rapace tiene una testa nel becco. Museo Britannico
- Nel rilievo della cattura di Lachish (n. W 1856‑0909‑14_7), re Sennacherib osserva l’esecuzione dei prigionieri portati davanti a lui. Museo Britannico
- In un rilievo (n. W 1848‑1104‑4) si vedono tre nemici impalati su pali come intimidazione durante l’assedio del forte. Museo Britannico
- In un pannello murale (n. W 1851‑0902‑7‑a) sono raffigurati prigionieri “flayed alive” (scorticati vivi) in registri distinti, con scene di tortura davanti ad ambasciatori. Museo Britannico
- Lo studio accademico High Visibility Punishment and Deterrent: Impalement in Assyrian Warfare and Legal Practice descrive in dettaglio l’uso del palo nel corpo dei prigionieri come punizione e deterrente pubblico, con documentazione testuale e iconografica. epub.ub.uni-muenchen.de+2epub.ub.uni-muenchen.de+2
- Scene di impalamenti, decapitazioni, mutilazioni, accecamenti e amputazioni sono ricorrenti nei rilievi neo-assiri, secondo analisi moderne su arte mesopotamica. Cambridge University Press & Assessment
- Il “Burning of Captives in the Assyrian Royal Inscriptions” è un articolo che documenta anche l’uso del rogo per prigionieri, raramente menzionato ma esistente nei testi reali.journal.fi
Osservazione storica aggiuntiva
La deportazione fu uno strumento punitivo centrale nel dominio assiro, volto a spezzare resistenze e ricostruire il potere imperiale. Chicago Journals
8. Confronto Giona - Nahum
- In Giona: Ninive si pente e viene risparmiata.
- In Nahum: Ninive è giudicata e distrutta.
Il ravvedimento senza perseveranza non salva nel tempo. In Nahum, il giudizio su Ninive è definitivo, non offre spazio al ravvedimento (Nahum 1:2; 3:1–6). Questo contrasta con Giona, dove la possibilità di cambiamento dispiace a Giona stesso.
9. Domande per la Meditazione
- Mi irrita la misericordia di Dio verso chi considero "malvagio"?
- Fuggo dalla mia chiamata spirituale?
- Provo più zelo per la mia reputazione o per la salvezza degli altri?
10. Glossario e Commento Storico
Termine | Descrizione |
Tarsis | Probabilmente Spagna (occidente), opposta direzione di Ninive |
Kikayon | Pianta misteriosa, forse ricino o zucca |
40 giorni | Numero simbolico di attesa e giudizio |
11. Conclusione Teologica
Il libro di Giona:
- Mostra un Dio che si pente del male minacciato, ma è coerente con la giustizia.
- Esalta la misericordia verso i lontani.
- Espone l’ipocrisia religiosa di chi vuole la grazia solo per sé.
Giona finisce con una domanda aperta: "Tu hai pietà di una pianta... e io non dovrei avere pietà di una grande città con 120.000 anime e animali?" (Giona 4:11)
12. Il Pesce, la Rotta e il Messaggio: perché proprio un pesce? E perché Ninive?
1. Perché un pesce grande?
“Il SIGNORE fece venire un gran pesce per inghiottire Giona; e Giona fu nel ventre del pesce tre giorni e tre notti.”
Giona 1:17 (Nuova Diodati)
- Il pesce (דָּג גָּדוֹל – dag gadol) è provvisto da Dio stesso. Non è un evento casuale, ma un atto sovrano.
- È sia giudizio che grazia: Giona viene disciplinato, ma anche salvato.
- Gesù ne conferma la realtà e ne fa un segno messianico:
“Come Giona fu nel ventre del grosso pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo sarà nel cuore della terra…”
Matteo 12:40
🔎 Significato teologico:
- Giona non viene abbandonato: Dio ha autorità anche sul mare.
- Il pesce è strumento di trasporto: Giona viene reindirizzato verso la volontà di Dio.
2. Perché proprio Ninive?
“Va' a Ninive, la gran città, e proclama contro di essa che la loro malvagità è salita fino a me.”
Giona 1:2
- Ninive era capitale dell’Impero Assiro, grande nemico di Israele, potente e crudele.
- Era strategica: situata lungo le rotte principali, la sua conversione avrebbe avuto risonanza internazionale.
- Dio mostra che la salvezza è per tutti i popoli, non solo per Israele (cfr. Genesi 12:3; Isaia 49:6).
3. Una preparazione culturale? La paura del mare e delle sue divinità
Fonti antiche indicano che gli Assiri (come altri popoli mesopotamici) veneravano divinità legate al mare:
- Ea (Enki): dio dell’acqua dolce, della sapienza e degli abissi.
- Oannes/Dagon: figura semi-umana e semi-pesce (sacerdote o dio ibrido) associata al mare e alla rivelazione.
💡 Ipotesi storicamente plausibile:
- Se Giona arrivò a Ninive dopo essere stato sputato da un pesce, la sua storia poteva essere interpretata come segno divino da un popolo che temeva le potenze marine.
- Alcuni studiosi (es. Alexander Hislop, Donald Wiseman) notano somiglianze tra il “pesce” e la mitologia di Oannes, diffusa proprio in Mesopotamia.
Anche se il testo biblico non cita queste divinità, la reazione immediata di Ninive (Giona 3:5–9) mostra un popolo predisposto a riconoscere un segno potente.
4. Conclusione
Dio:
- sceglie il pesce come simbolo di giudizio e grazia;
- dirige Giona verso Ninive, città emblema della violenza ma anche campo di missione;
- prepara culturalmente il popolo a ricevere un messaggio straordinario.
“Al SIGNORE appartiene la salvezza!” Giona 2:9
13. Fonti Utilizzate
- Bibbia Nuova Riveduta
- Bibbia Nuova Diodati
- Interlinear Greek & Hebrew Bible
- Strong’s Concordance
- Vine’s Dictionary
- British Museum
- RINAP (Royal Inscriptions of Assyria)
- Holman Bible Atlas
- Matthew Henry Commentary
14. Conclusione Pastorale
Giona è uno specchio. Più che parlare ai pagani, parla ai credenti. A coloro che conoscono Dio ma non vogliono che Dio sia Dio anche per gli altri. Il vero miracolo non è il pesce, ma che Dio ama Ninive, e che può cambiare anche un cuore come quello di Giona... se si lascia toccare.